Psico-ché... cos'è?
La psicoterapia è un percorso di sostegno e di crescita personale, un'opportunità di esplorare il proprio mondo interiore e affrontare le sfide che la vita ci presenta.
Non è quindi soltanto un intervento sul disagio!
Ognuno di noi porta con sé schemi mentali radicati che influenzano la nostra percezione di sé e degli altri, spingendoci a comportarci coerentemente con queste prospettive senza realmente cogliere il significato autentico delle nostre emozioni. Spesso ci ritroviamo a eseguire azioni automatiche basate su pensieri preconfezionati, limitando la nostra capacità di connetterci con noi stessi, con gli altri e con il mondo che ci circonda.
Durante le sedute di psicoterapia (di 50 minuti circa), avrai l'opportunità di esplorare le tue esperienze passate, le tue relazioni, i tuoi schemi di pensiero e i tuoi comportamenti e potremo trovare insieme nuovi significati. Attraverso un dialogo aperto e autentico, potremo identificare insieme i modelli disfunzionali e lavorare per sviluppare nuove prospettive e strategie di fronte alle sfide che incontri.
La psicoterapia è un processo collaborativo in cui tu ed io lavoreremo insieme per raggiungere obiettivi condivisi. Io terapeuta ti offrirò sostegno, empatia, competenza professionale e sarò l'esperta delle mappe della mente, tu invece sarai l'espertə dei tuoi sentimenti e delle tue esperienze di vita.
Ricorda che la psicoterapia è un'esperienza unica e personale, adattata alle tue esigenze e obiettivi individuali, pertanto non ci sono risposte giuste o sbagliate. Sii gentile con te stessə durante questo percorso.
Dubbi frequenti
LƏ psicologƏ è per i matti?
"Matto" non è un termine clinico o diagnostico. Ognunə si porta dietro un bagaglio di esperienze, emozioni, apprendimenti e contesti di vita differenti e a volte si sente la necessità di mettere anche solo un po' di ordine. Per citare Alice nel Paese delle Meraviglie: “Ma io non voglio andare tra i matti” osservò Alice. “Beh, non hai altra scelta” disse lo Stregatto: “Qui siamo tutti matti. Io sono matto. Tu sei matta”.
Mi dai dei consigli?
Non proprio. Io posso fornire informazioni o indicazioni sulla gestione delle emozioni, delle relazioni, delle situazioni stressanti o su modi per affrontare specifici problemi. Tuttavia, tali indicazioni sono sempre mirate a favorire il processo di crescita personale e l'autonomia, piuttosto che a imporre consigli o decisioni predefinite.
E i miracoli?
Miracoli purtroppo ancora non ne facciamo ma ci stiamo attrezzando ;) . Il percorso richiede tempo, tanto lavoro sia da parte mia che da parte tua. Non è purtroppo verosimile aver passato una vita a costruire i nostri castelli e aspettarsi di poterli trasformare nel giro di due mesi. In alcuni casi è possibile andare incontro a remissione completa dei sintomi. In altri è possibile condurre una vita degna di essere vissuta con permanenza di alcuni tratti sullo sfondo. In altri casi invece quando la sintomatologia è pervasiva si mira alla gestione quanto più efficace dei sintomi.
Come avviene il cambiamento?
Il lavoro in seduta favorisce lo sviluppo di abilità riflessive, aiuta a imparare strategie con cui rompere circoli disfunzionali, aiuta a gestire emozioni percepite come soverchianti oppure ad orientarsi tra i possibili "impantanamenti" nelle diverse fasi di vita. Tuttavia strumento più potente di tutti attraverso il quale è possibile creare spazio per il cambiamento è la relazione terapeutica che si instaura in seduta. Solo all'interno di un ambiente sicuro e accogliente è possibile dare spazio alle parti più fragili di sè, abbracciarle e accoglierle.
Quanto dura la terapia?
Non è possibile dire prima con certezza quanto durerà la terapia. Dipende da numerosi fattori come la genetica, la predisposizione della persona all'esplorazione di parti di sè, alla metacognizione (capacità di riflettere sui propri stati mentali), alla motivazione, al lavoro autonomo svolto tra le sedute, alla problematica portata, la severità e pervasività dei sintomi... Un lavoro mirato a risolvere un problema circoscritto (come ad esempio gestire l'ansia che si ha mentre si guida) richiederà molto meno tempo di un lavoro che mira a superare un trauma.
Psicologə - Psicoterapeuta - Psichiatra - Counsellor - Coach... Chi chiamare?
Per i non addetti ai lavori queste figure professionali possono sembrare molto simili. Tutte operano all'interno dell'ambito della salute mentale e del benessere individuale/famigliare/gruppale ma le differenze sono importanti. - Psicologə: professionista che ha conseguito una Laurea Magistrale in Psicologia (3+2 anni accademici, tirocinio post lauream di 1 anno, superamento dell'Esame di Stato e iscrizione all'Albo professionale). Il lavoro dellə psicologə può riguardare la prevenzione e diagnosi dei disturbi mentali, abilitazione/riabilitazione o sostegno individuale. - Psicoterapeuta: professionista della salute mentale che ha completato una formazione specifica in Psicoterapia (di 4 anni) dopo aver ottenuto una Laurea in Psicologia o Medicina e Chirurgia. Specifiche competenze nella progettazione, realizzazione e valutazione degli interventi inerenti alla promozione del benessere psicologico e della salute a livello individuale, di coppia, familiare, di gruppo e di comunità. Al contrario dello psicologo è abilitato al trattamento dei disturbi psicopatologici. - Psichiatra: dopo la laurea in Medicina (durata del corso di 6 anni) e la specializzazione in Psichiatria (di 5 anni) si occupa di diagnosi, trattamento e prevenzione dei disturbi mentali. A differenza di unə psicologə o psicoterapeuta, unə psichiatra può prescrivere farmaci per il trattamento dei disturbi mentali. Le prossime due figure non sono regolamentate in Italia, significa che lo Stato non ha definito né i criteri formativi né quelli di accesso. - Counsellor: fornisce supporto e consulenza a persone che affrontano problemi emotivi, relazionali o situazionali. Possono provenire da diverse formazioni. - Coach: fornisce supporto, motivazione e guida per aiutare le persone a raggiungere obiettivi specifici, sviluppare abilità o migliorare prestazioni in ambito personale o professionale. Si concentra principalmente sul futuro e sul raggiungimento di risultati desiderati piuttosto che sull'esplorazione dei problemi passati o delle emozioni.
Quale approccio scegliere?
Esistono molti differenti approcci e mirano tutti alla riduzione della sofferenza umana e all'accrescimento del benessere. Questa lista fornisce una panoramica ampia ma non completa di differenti modelli. Prendono strade simili o molto diverse per raggiungere lo stesso obiettivo. Le nuove terapie cosiddette della Terza Onda (ultimi quattro della lista) utilizzano molto spesso modelli integrati così da garantire flessibilità nel lavoro terapeutico. Questi approcci includono l'uso della mindfulness, l'accettazione delle esperienze personali senza giudizio, la defusione cognitiva (ossia la capacità di osservare i propri pensieri ed emozioni senza esserne schiacciati), il focus sui valori personali, l'attenzione alla spiritualità e alle relazioni. Inoltre questi modelli enfatizzano l'importanza degli esercizi esperienziali. Questi esercizi, come gli esercizi immaginativi e la pratica della mindfulness, sono utili per promuovere processi di cambiamento e apprendimento durante il percorso terapeutico. Psicoanalisi: Fondata da Sigmund Freud, si concentra sull'esplorazione dell'inconscio, dei sogni e dei processi psichici. Scava nelle dinamiche profonde della mente per comprendere e risolvere conflitti inconsci. Terapia della Gestalt: Si concentra sull'esperienza qui e ora, enfatizzando la consapevolezza e l'integrazione di emozioni e sensazioni fisiche. Mette l'accento sulla responsabilità personale e l'autenticità. Terapia psicodinamica: Basata sulla teoria psicoanalitica, cerca di comprendere le radici dei problemi attraverso l'analisi delle dinamiche inconsce e delle relazioni interpersonali. Terapia sistemica e familiare: Concentrata sulle relazioni familiari e sui sistemi di comunicazione. Aiuta a migliorare le dinamiche familiari e risolvere conflitti. Terapia narrativa: Mette l'accento sulla costruzione e la riscrittura delle storie personali, aiutando a modificare prospettive e attribuire significato alle esperienze. Terapia breve orientata alle soluzioni (SFBT): Si concentra sulle soluzioni e sui risultati desiderati, piuttosto che sui problemi. Focalizzata sul presente e sulle risorse del cliente. Terapia cognitivo-comportamentale (TCC): Si focalizza sulle relazioni tra pensieri, emozioni e comportamenti. Aiuta i pazienti a riconoscere e modificare schemi di pensiero disfunzionali e asperimentare comportamenti più adattivi. Terapia cognitiva: Si concentra sull'identificazione e la modifica dei pensieri distorti e disfunzionali per promuovere cambiamenti nel comportamento e nell'umore. Terapia costruttivista: Mette l'accento sulla costruzione individuale della realtà attraverso il significato attribuito alle esperienze. Esplora come le prospettive e le interpretazioni personali influenzano le emozioni e i comportamenti. Terapia evoluzionista: Basata sulla teoria dell'evoluzione, esplora come i meccanismi adattivi dell'evoluzione hanno contribuito allo sviluppo delle emozioni e dei comportamenti umani. Cerca di comprendere il funzionamento delle emozioni e dei processi mentali nel contesto evolutivo. Dialectical Behavior Therapy (DBT): Si concentra sulla regolazione delle emozioni, la gestione dello stress e l'accettazione delle esperienze personali. Sviluppa competenze di mindfulness e abilità di regolazione emotiva per trattare disturbi emotivi e comportamentali. Terapia Metacognitiva: Si concentra sulla comprensione e la regolazione dei processi di pensiero, tra cui il pensiero riflessivo e la comprensione di sé. Aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza e controllo dei propri pensieri. Schema Therapy: Si focalizza sui modelli di pensiero e comportamento disfunzionali radicati nell'infanzia e nella giovinezza. Aiuta a modificare schemi di pensiero e di comportamento disfunzionali e a promuovere il cambiamento e la crescita personale. Terapia di accettazione e impegno (ACT): Si concentra sull'accettazione dei pensieri e delle emozioni, promuovendo l'agire in coerenza con i valori personali.
La terapia online o la terapia via telefono sono efficaci come le sessioni in persona?
La terapia online o la terapia via telefono sono modalità di trattamento psicologico che permettono di condurre le sessioni di terapia attraverso strumenti digitali o telefonici. Queste opzioni sono diventate sempre più popolari negli ultimi anni grazie ai progressi tecnologici e alla maggiore accessibilità. Sono ad esempio perfette per tutte quelle persone che viaggiano molto o vivono in altri paesi e desiderano intraprendere un percorso personale nella propria madrelingua. Numerose ricerche hanno dimostrato che la terapia online e quella via telefono possono essere altrettanto efficaci delle sessioni in persona per una vasta gamma di problemi psicologici, come l'ansia, la depressione, lo stress e altri disturbi emotivi. Ci sono vantaggi nel ricevere terapia a distanza, come la comodità di avere sessioni da casa (come ad esempio per genitori e anzianə) o da luoghi remoti e l'accesso a terapeutə specializzatə anche al di fuori della propria area geografica. Tuttavia, l'efficacia di queste modalità di terapia può variare a seconda delle esigenze individuali e della situazione specifica. Per alcune persone è fondamentale percepire anche la presenza fisica durante le sedute. Bibliografia: Meta-analisi: Un'analisi sistematica e meta-analisi pubblicata sulla rivista "Journal of Anxiety Disorders" nel 2018 ha dimostrato che la terapia online è altrettanto efficace della terapia tradizionale per il trattamento dei disturbi d'ansia, come il disturbo di panico e il disturbo d'ansia sociale. Depressione: Uno studio pubblicato sulla rivista "JAMA Psychiatry" nel 2014 ha esaminato la terapia cognitivo-comportamentale (CBT) online per la depressione e ha scoperto che è stata altrettanto efficace della CBT tradizionale per ridurre i sintomi depressivi. Disturbo da stress post-traumatico (PTSD): Un altro studio pubblicato sul "Journal of Consulting and Clinical Psychology" nel 2018 ha evidenziato che la terapia online può essere altrettanto efficace per il trattamento del PTSD come la terapia tradizionale.
Cosa devo fare se non mi sento a mio agio?
Se ci dobbiamo sottoporre ad un' operazione chirurgica non è fondamentale che l'operante ci piaccia, certo non guasterebbe e ci sentiremmo maggiormente al sicuro, ma l'operazione avrebbe (se tutto va per il meglio) l'effetto sperato lo stesso. In psicoterapia le cose non funzionano così, c'è una minoranza di tecniche che può funzionare con tutti ma per la stragrande maggioranza dei casi la terapia avrà effetto esclusivamente se dopo una serie di sedute riusciremo come minimo a sentirci a nostro agio, accoltə, non giudicatə da chi abbiamo di fronte. A volte non c'è una ragione logica quando le persone "a pelle" non ci piacciono, magari inconsciamente ci ricordano la maestra che ci stava antipatica alle elementari o il bulletto che si è preso gioco di noi alle superiori. E' nostro diritto sentirci quanto meglio possibile in presenza del/la professionista che ci ha in trattamento. Se proprio sentiamo che non ci piace e non ci piacerà mai è nostro dovere rivolgerci altrove. No hard feelings.
Quando serve chiamare lə psichiatra?
Il lavoro psicoterapico favorisce capacità riflessive, fornisce strumenti utili a gestire certe situazioni e può davvero cambiare la vita alle persone. In certi casi però questo tipo di lavoro non basta a gestire le problematiche che la persona sta vivendo. Quando i sintomi sono troppo pervasivi o fuori controllo il sostegno farmacologico si rivela essenziale. A volte è necessario prima ridurre la manifestazione sintomatologica e poi andare a lavorare su di essa. Psicoterapeuta e Psichiatra lavorano molto spesso in équipe così da ottimizzare l'efficacia del lavoro in seduta. La prospettiva dell'assunzione di psicofarmaci fa paura a molte persone quindi è importante rivolgere tutte le proprie domande e i propri dubbi allə Psichiatra così da essere rassicurati. Esempio: Freddy è affetto da disturbo bipolare (un disturbo dell'umore) mai diagnosticato. Arriva in seduta chiedendo sostegno per i sintomi depressivi. In psicoterapia è possibile imparare a riconoscere i cambiamenti di umore e strategie per gestirli, ma il sostegno farmacologico può essere d'aiuto per alleviare i sintomi e stabilizzare l'umore di Freddy, migliorandone così la qualità della vita. Tale valutazione ed eventuale prescrizione verrà sempre fatta da unə Psichiatra.
La psicoterapia è un processo doloroso o emotivamente intenso?
La risposta a questa domanda può variare a seconda delle esperienze individuali e delle circostanze specifiche legate alla psicoterapia. La psicoterapia è un percorso di esplorazione emotiva e personale, quindi è possibile che durante il processo possano emergere emozioni intense e situazioni dolorose del passato o del presente. Tuttavia, è importante notare che la psicoterapia è anche un percorso di crescita e cambiamento, finalizzato a migliorare il benessere emotivo complessivo. Mentre alcune persone possono sperimentare momenti di dolore o intensità emotiva durante la psicoterapia, molte altre vedono miglioramenti significativi nel proprio stato emotivo e una maggiore capacità di affrontare le sfide della vita.
Cos'altro posso fare oltre alla psicoterapia per sentirmi meglio
Il benessere psico-fisico è ottenibile esclusivamente tramite un approccio multidimensionale alla propria vita. Squilibri che portano le persone a lavorare molto e ad avere poche interazioni sociali, oppure situazioni di incertezza riguardo al futuro possono gravare molto sul benessere di ognuno di noi. Abbiamo bisogno di punti fermi da cui attingere energia e senso di gratificazione, occasioni per ricaricarci o lasciar andare. La ricetta per la felicità è differente per ognuno di noi ma è possibile trovare un "file rouge": - Equilibrio tra vita privata e professionale: fondamentale per il benessere complessivo ma difficile da raggiungere. Difficoltà economiche o ruoli di responsabilità troppo spesso richiedono di lavorare molte ore. Fondamentale è domandarsi cosa si desidera e cosa è importante per noi. - Soddisfazione lavorativa: oltre ad avere un lavoro è necessario anche questo ci piaccia almeno un po', ci gratifichi e ci faccia crescere. - Salute fisica: praticare attività fisica regolare è un ottimo modo per rilasciare endorfine e sbarazzarci dello stress accumulato. Le attività tra cui scegliere sono moltissime e adatte ad ogni esigenza, l'importante è iniziare. - Connettersi con la natura: trascorrere del tempo all'aria aperta ha un impatto molto forte sul nostro benessere psico-fisico. Non ci siamo evoluti per le giungle d'asfalto. - Condivisione e aiuto verso gli altri: ci siamo evoluti come specie sociale, dedicare del tempo ad aiutare il prossimo ci dona senso di appartenenza e ci fa sentire utili e realizzati. Ci sono molte attività di volontariato che è possibile svolgere, dalla compagnia agli anziani, alla mensa dei poveri, al sostegno a famiglie in difficoltà, alle attività nei canili/gattili. - Realizzazione personale: coltivare hobby e interessi è fondamentale per rimanere aperti e curiosi verso il mondo. Quando ci dedichiamo ad attività che ci piacciono ci sentiamo realizzati, ci stiamo prendendo cura di noi. Dedicare anche solo un'ora alla settimana a qualcosa che piace e interessa a noi. - Praticare la gratitudine: Essere consapevoli e riconoscenti delle cose positive nella vita può aumentare il senso di gratitudine e soddisfazione. La capacità di essere consapevoli del momento presente e praticare la mindfulness può portare a una maggiore gioia e apprezzamento delle esperienze quotidiane. Aiuta anche a percepire la propria vita come più lenta e rilassata anzichè frenetica e travolgente. - Autostima e fiducia personale: credere nelle proprie capacità e avere una buona immagine di sè sono fondamentali per vivere serenamente con se stessi e con gli altri.